Giullari di Pan

Perchè Giullari di Pan?

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E' l'insieme di un atteggiamento e uno stile di vita, che rappresenta l'unione tra le figure del giullare e del dio Pan.

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Il giullare, nell'immaginario collettivo viene visto come una figura bassa, secondaria e di poco interesse, buffa, sciocca, dalle vesti variopinte e che abbia il
solo scopo di far ridere i signori e le loro corti.

MA NON E' SOLO QUESTO!

Il giullare era la figura più poliedrica nel Medioevo, conosceva giochi di abilità e di prestigio, sapeva danzare, cantare, suonare fino a dieci strumenti differenti, 
sapeva mettere in atto scene teatrali in cui egli stesso interpretava più personaggi, così noi allo stesso modo diamo vita alle nostre emozioni e vari alter ego, tramite i personaggi con le loro scene e storie nel fumetto.

Ma soprattutto, il giullare era una tra le figure più dotte nel tempo, costituendo un medium culturale, 
una figura di grandissima importanza. Non si identifica nel popolo, ma cerca di istruirlo. Diffondendo notizie, informazioni e conoscenza.

Non è dunque una figura bassa o di poca importanza.

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Il dio Pan in connessione al giullare è considerato una divinità inferiore, buffa e spesso maltrattato, mai accolto ufficialmente nell'Olimpo, forse per via del suo aspetto grottesco, il suo essere selvaggio, forse perché troppo rozzo, o troppo pacifico per condividere la logica del potere,
o troppo libero per seguire le leggi degli altri dei!
Tuttavia in molti miti e leggende antiche è considerato una divinità antecedente o coetanea al padre degli dei Zeus e solamente grazie al suo urlo terribile in grado
di far fuggire in preda al "panico" i suoi avversari, gli dei riuscirono a vincere le mitiche guerre contro Titani e Giganti.
Questi fatti lo collocano così su un livello e piano tutt'altro che inferiore agli altri dei.

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Preferisce vivere nelle foreste con la fauna,a stretto contatto con pastori, cacciatori, ma soprattutto con le ninfe e le menadi, per le quali aveva un debole.

E proprio per la sua natura selvaggia e la tendenza ad abbandonarsi a eccessi orgiastici lo si affiancava a Dioniso e veniva confuso e associato con i Satiri.
Infatti anche nell'antica Grecia veniva adorato nella natura, in boschi, grotte e radure,
era quindi l'unico dio a non avere veri e propri templi costruiti in suo onore.

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Rappresenta per noi l'essere "outsider"  o fuori posto.

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Pan è anche l'unico di cui si narra la leggenda della sua morte, annunciata da un urlo terribile e seguito da tante urla strazianti, probabilmente avvenuta con l'arrivo del cristianesimo che iniziò ad usare la sua immagine come quella "dell'avversario" Satana, conferendogli così connotazioni solamente negative.

Mentre per noi "Giullari di Pan" l'essere sottovalutato e demonizzato ingiustamente ha rafforzato ancora di più la sua immagine e il suo significato, che in qualche modo intendiamo difendere e riportare a nuova luce, libera da pregiudizi e insensate paure imposte da sciocchi fanatismi.

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Ad unire ulteriormente queste figure e simbologie troviamo il DRAMMA SATIRESCO.

Riconducibile alla sfera del culto del dio Dioniso (che veniva affiancato a Pan), si caratterizzava per una struttura abbastanza semplice in cui il coro era
costituito da elementi travestiti da satiri caprini che si muovevano sulla scena alternando momenti di recitazione teatrale a momenti di vivace danza chiamata sìkinnis.
Il dramma satiresco era una rappresentazione di tipo comico che veniva solitamente messa in scena dopo una tragedia al fine di risollevare l'animo al pubblico.
Gli autori dei drammi satireschi erano di solito i tragediografi. La caratteristica principale di questo genere era che il coro era sempre composto da satiri, 
uomini vestiti da capri, dal comportamento burlesco.

In una felice simbiosi il dramma satiresco, presentava la struttura della tragedia e il colorito farsesco della commedia. Le storie erano di tipo comico, a volte addirittura parodie di episodi mitologici, che presentavano i satiri nelle situazioni più disparate, ritroviamo dunque gli aspetti burleschi e grotteschi,
i personaggi della tragedia nonché mostri e briganti della tradizione popolare.

Da queste antiche figure, simbologie e tradizioni teatrali, nacquero i giullari e più avanti nel 1750 nacque la commedia dell'arte, che dava un nuovo significato alla parola Arte, con attori professionisti che usavano maschere e improvvisavano le loro parti...

 

Così alla fine dell'adolescenza abbiamo naturalmente adottato e fatto nostra la figura del giullare, diventando i "Giullari di Pan" unendo le nostre idee
per esprimerle tramite queste maschere e l'Arte.